Il Santuario della Madonna Nera di Tindari

Vista aerea della Chiesa di Tindari, Sicilia, Italia

Il maestoso Santuario si eleva in tutto il suo grandioso splendore sul promontorio di Tindari che si affaccia a strapiombo sul Golfo di Patti. Dall’alto della sua postazione, domina il Mar Tirreno fino all’estremo orizzonte con le affioranti isole Eolie e la baia dalle multiformi lingue di sabbia dei laghetti di Maranello.

La mole della sua imponente facciata, come un potente magnete, esercita una straordinaria forza attrattiva su chi lo scorge da lontano. Non potrai resistere al suo fascino e inizierai a dirigerti verso il pendio del colle in un crescendo di stimolante curiosità fino a raggiungere il Santuario, prezioso scrigno che custodisce un misterioso gioiello, la Madonna Nera venuta da un mare che ancora oggi protegge dal suo altare.

La Madonna Nera | Una statua venuta dal mare

 

Un racconto leggendario, tramandato per secoli, aleggia attorno al ritrovamento della statua della Madonna Nera, dispensatrice di grazie e protezione.

La nave su cui era trasportata si era rifugiata nella baia dei laghetti di Tindari per sfuggire a una violenta tempesta. Quando i marinai tentarono di riprendere il viaggio in mare, si accorsero che la nave era come arenata e bisognava alleggerire il carico. Iniziarono a scaricare tutto il materiale ma la nave non si disincagliava, finché portarono a terra anche la cassa contenente la statua della Madonna Nera e improvvisamente la nave divenne leggerissima.

Una volta aperta la cassa, si decise di portare il simulacro nel posto più bello dei dintorni, in cima a un promontorio dove viveva una fiorente comunità cristiana. Fu custodita in una piccola chiesa che dovette in seguito essere più volte ampliata per accogliere i pellegrini, attratti dalla fama miracolosa del simulacro.

L’enigmatico motivo del trasporto di questa statua si svela perché tra l’VIII e il IX secolo l’iconoclastia imperversava in Oriente, quindi la statua venne nascosta nella stiva della nave per sfuggire alla distruzione delle immagini sacre ritenute oggetto di ingiustificata idolatria. Stando al racconto leggendario, fu dunque proprio la statua a scegliere dove fermarsi: non a caso la scultura raffigura la Madonna Odigitria, colei che conduce indicando la via.

Il mistero che avvolge la provenienza della statua della Madonna Nera rende la sua visione ancora più suggestiva ed emozionante. È una scultura bizantina orientalizzante realizzata dopo il V secolo quando, con il Concilio di Efeso, si sancì il dogma di Maria Madre di Dio.

Qualche indizio sulla provenienza ci viene fornito dal materiale con cui è stata realizzata e dai particolarissimi tratti somatici, molto lontani dalla tradizione occidentale. Nell’insieme la figura risulta aggraziata e le parti sono armoniosamente equilibrate nelle proporzioni. Sulla base di questi dati si può ipotizzare una produzione orientale o nord africana, probabilmente egiziana.

Sotto il trono, la frase tratta dal Cantico dei Cantici "Nigra Sum Sed Formosa" (Sono nera ma bella), rivendica una bellezza astratta, che va oltre il dato materiale per elevarsi verso una assolutezza trascendentale.

Austera e solenne, profonde un immediato senso di protezione con la sua regale posizione di Basilissa, Regina in trono, mentre regge in braccio il Bambino Gesù benedicente. La sua regalità è enfatizzata dalla corona a turbante, decorato con arabeschi dorati, tipicamente orientale.

Il Santuario | Centro nevralgico di fede e tradizione popolare

 

La Basilica Santuario di Maria Santissima di Tindari, noto anche come Santuario della Madonna Nera o semplicemente Santuario di Tindari, custodisce la misteriosa scultura venuta dal mare ed è un luogo di straordinario richiamo per pellegrini che giungono da ogni parte del mondo attratti dalla promessa di una grazia.

Centro catalizzatore di un pellegrinaggio molto sentito e partecipato che si svolge ogni anno nei giorni 7 e 8 settembre e culmina proprio nel giorno in cui la Chiesa Cristiana celebra la Natività della Beata vergine Maria. Se stai pensando a una vacanza in Sicilia e la tua destinazione è Tindari, ti consigliamo di non perdere la festa della Madonna Nera, una sorprendente sintesi di fede e tradizione popolare. Vedrai fiumi di pellegrini provenienti dai paesi limitrofi sciamare lungo il sentiero stretto e tortuoso, sul fianco del promontorio, che conduce al santuario. Tutta la città è in festa e le messe al santuario si susseguono per accontentare la moltitudine di fedeli che vi vogliono partecipare. La festa culmina con la consegna della lampada votiva per poi assistere allo spettacolo dei fuochi d’artificio dal sagrato del Santuario.

L'edificio attuale si sviluppa sull'area dove un tempo sorgeva una primitiva fortezza, il castello di Tindari e, prima ancora, l’antica acropoli della città greca fondata da Dionisio di Siracusa nel 396. Qui, in età cristiana, era stata costruita una antica chiesa che ospitò il simulacro della Madonna Nera trovata sulla spiaggia.

Il Santuario Antico è sopravvissuto alla dominazione araba ma poi fu gravemente danneggiato dai pirati algerini che però risparmiarono il simulacro della Madonna Nera. Fu immediatamente ricostruito ma presto il richiamo dei pellegrini divenne tale che si rese necessaria la realizzazione di una chiesa più grande e accogliente.

Il risultato di questa trasformazione è una chiesa dentro una chiesa, come un gioco di scatole cinesi che ti sorprenderai a scoprire durante la tua visita al duplice Santuario della Madonna Nera.

Un prodigioso salvataggio | Un’impronta indelebile sulla sabbia

 

Dopo aver visita il Santuario, ti consigliamo di affacciarti sulla spiaggia di Marinello: le sue lingue di sabbia cambiano con le mareggiate, plasmate dalle onde, assumendo sempre nuove e sorprendenti forme. Solo una è rimasta invariata da tempo immemorabile: guardala con attenzione e scoprirai il profilo di una donna che tiene in braccio un bambino. A questa è legata una leggenda che ti raccontiamo per quando andrai a vedere con i tuoi occhi.

Una bimba era gravemente malata e la madre pregò la Madonna del Tindari per ottenere la guarigione della figlia. Ricevuta la grazia, si recò con la figlia in pellegrinaggio al Tindari per ringraziare la Madonna ma, quando la vide con la pelle bruna e le fattezze marcatamente africane, rimase delusa ed esclamò: “Sono partita da lontano per vedere una più brutta di me”, e partì in cerca di una bella Madonna miracolosa.

Intanto la bambina, lasciata incustodita, precipitò dalla terrazza del santuario in cima al colle e la madre, in preda alla disperazione, pregò la Madonna Nera dicendole: “Se siete voi la miracolosa Vergine che per la prima volta mi avete salvata la figlia, salvatela una seconda volta”.

La bambina fu trovata da un pescatore mentre giocava su un piccolo arenile creatosi improvvisamente con la mareggiata assumendo la forma di una donna con le braccia protese per accogliere la bimba precipita. La bimba fu restituita alla madre che, con il cuore colmo di gratitudine, esclamò: Veramente voi siete la gran Vergine miracolosa”. Riconoscendo la miracolosità della statua nonostante prima ne avesse dubitato per la pelle nera.

Tra storia e leggenda | La spiritualità di Tindari

 

In una straordinaria scenografia naturale, dall’alto del promontorio del Tindari sui Nebrodi che guarda da una parte ai Monti Peloritani e dell’altra al Mar Tirreno costellato dall’arcipelago delle Isole Egadi, vivrai una esperienza indimenticabile visitando il Santuario della Madonna Nera. Sarà un'intensa scoperta della bellezza in tutte le sue forme tra suggestioni allegoriche suscitate da affreschi, sculture e vetrate istoriate tra marmi policromi ed elaborate architetture fino ad arrivare al cospetto della regale statua lignea dal sorprendente fascino attrattivo e dalla rassicurante fama di dispensatrice di grazia.

Allora? Sei pronto per la tua vacanza a Tindari? Metti in valigia la tua curiosità e la passione per il mistero perché c’è una Madonna Nera che ti aspetta per raccontarti la sua storia e le leggende che le aleggiano intorno.

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