Siracusa | Perfetta sintesi di culture diverse
Siracusa è una città dalla storia millenaria. Nel tempo, in questo luogo si sono susseguite dominazioni e culture diverse che hanno lasciato una preziosa eredità architettonica e culturale.
In un susseguirsi di gioielli architettonici incastonati in un paesaggio stratificato dal secolare vissuto, comprenderai che ogni realtà ha accolto il nuovo in una intima fusione. Sarai inebriato da profumi e sapori elaborati da antichissime ricette, sapientemente custodite e gelosamente tramandate. Ti racconteranno di tradizioni popolari e religiose, riti antichissimi eppure attuali che, nel tempo, si sono caricati di nuovi significati e valori.
Durante la tua vacanza a Siracusa, scoprirai una città che è un frutto germogliato da radici che affondano in un suolo di eventi sedimentati, coltivato da popoli diverse in epoche lontane.
Gli esordi di un tempo glorioso | Dal tempio di Apollo al Teatro Greco
L’isola di Ortigia è il nucleo originario di Siracusa, fondato dai coloni greci di Corinto nel lontano VIII secolo a.C. Grazie ai greci, i siracusani appresero il valore sacro dell’ospitalità e della devozione religiosa, virtù che ancora oggi potrai riconoscere nella calorosa accoglienza locale e nella sentita partecipazione alle folcloristiche feste patronali.
Da questa civiltà furono edificati il tempio di Apollo, primo tempio in pietra d’Occidente le cui imponenti colonne accolgono i viaggiatori all’ingresso di Ortigia, e il possente tempio di Atena. Quest'ultimo sopravvive inglobato nella magnifica Cattedrale barocca nella Piazza Duomo di Siracusa. La commistione di colonne doriche e raffinate statue marmoree di Santi dell'edificio è straordinaria: il senso del divino permane in questo luogo da oltre 2500 anni, in forme e nomi diversi.
Siracusa crebbe rapidamente fino a comprendere cinque grandi quartieri: divenne la Pentapoli, cinque città in una. Nel quartiere della Neapolis, i greci innalzarono l’Ara di Ierone II, immenso altare sacrificale, e realizzarono il più bel teatro della Sicilia che ospitava raffigurazione di commedie e tragedie. Ancora oggi il Teatro Greco di Siracusa, custodito all’interno del Parco Archeologico della Neapolis, ospita rappresentazioni classiche apprezzate a livello internazionale.
La tragica caduta del periodo greco | Anfiteatro romano di Siracusa
L'invenzione dei leggendari specchi ustori – superfici riflettenti in grado di concentrare i raggi paralleli provenienti dal Sole in un punto – del genio siracusano Archimede non riuscirono a salvare la città dalla conquista dei Romani, che la spogliarono delle opere d’arte più belle. In compenso, costruirono uno spettacolare anfiteatro, il più grande della Sicilia. All’interno del Parco Archeologico della Neapolis, il monumentale Anfiteatro Romano conserva ancora evidenti tracce evocative della sua antica grandiosità: visitando questo luogo, ti sembrerà di udire la folla esaltata che urla, acclama e incita i gladiatori impegnati nei loro cruenti combattimenti.
I primi cristiani | Le catacombe e Santa Lucia
A Siracusa, sotto l’Impero Romano, nacque la più antica comunità cristiana d’Occidente. Percorrendo le sinuose gallerie sotterranee delle Catacombe, scoprirai affreschi e graffiti che svelano antiche ma attuali devozioni. Sapevi che Santa Lucia, famosa in tutto il mondo, era siracusana? La catacomba di Santa Lucia prende il nome proprio dalla nota martire, seppellita in quel luogo agli inizi del IV secolo. Nella catacomba di San Giovanni è stata trovata la più antica testimonianza del culto di Santa Lucia, devozione che ancora oggi è fortemente sentita tra i Siracusani.
Se visiterai Siracusa dal 13 al 20 dicembre, avrai l'occasione di assistere ai festeggiamenti e partecipare alla processione per la festa della Santa: una intensa emozione in cui fede e folklore si fondono in una esperienza commovente e affascinante.
Escursioni a Siracusa e dintorni
Una nuova ripresa | Il tempio di Atena diventa Cattedrale
Dopo la caduta dell’impero Romano d’Occidente, Siracusa subì le incursioni dei barbari; tuttavia, visse un nuovo periodo di splendore quando fu conquistata dai Bizantini. Il tempio di Atena fu trasformato in chiesa cristiana e divenne la Cattedrale della città nel VII secolo.
I Bizantini realizzarono magnifici oratori ipogei decorati da splendidi affreschi e costruirono numerose chiese, come la Basilica di San Giovanni Evangelista, edifici rimaneggiate nei secoli successivi ma che conservano evidenti indizi della loro origine. Oggi, la Basilica di San Giovanni si presenta come un edificio a cielo aperto, per via del tetto crollato a causa di un violento terremoto e mai più ricostruito. Contemplare l’azzurro cielo di Siracusa dall’interno della chiesa suscita una sorprendente intima connessione tra il terreno e l’eterno.
Un suq tutto Siciliano | Il mercato di Ortigia
Gli Arabi conquistarono la Sicilia nel IX secolo, introducendo l’uso dei numeri e la coltivazione di riso, agrumi, ortaggi, pistacchio e zafferano. I Siciliani conobbero così ingredienti come zucchero, miele, cannella, ricotta e impararono a fare cassate e paste di mandorla, ricette successivamente perfezionate nei secoli dall’esperienza e maestria locale.
La città si dotò di vivaci suq, tradizionali mercati arabi, i cui echi risuonano nelle cantilene degli odierni venditori dei mercati rionali. Il mercato di Ortigia è l’espressione tipicamente araba dell’attuale sicilianità. Tra variopinte esposizioni coreografiche di frutta, verdura, pesce, spezie e formaggi ti divertirai a sentir vanniare (pubblicizzare) i prodotti con simpatiche battute umoristiche, accompagnate da generosi assaggi delle prelibatezze locali.
Nuove dominazioni e culture | Castello Maniace e San Nicolò dei Cordari
Al Parco Archeologico della Neapolis ti darà il benvenuto la Chiesa di San Nicolò dei Cordari, piccolo ma solido edificio, costruito sul modello della tipica chiesa-fortezza romanica. Fu realizzata dai normanni del Conte Ruggero, durante l'occupazione della Sicilia che nell’XI secolo pose fine alla dominazione araba. Qui si celebrarono i funerali di Giordano D’Altavilla, figlio del Conte Ruggero. I Normanni la vollero dedicare a San Nicolò di Mira, Santo cui avevano chiesto protezione nella lotta contro gli arabi in Sicilia. Quel Santo che invocavano i normanni è il medesimo che porta i doni durante la notte di Natale: San Nicolaus o Santa Claus, anche detto Babbo Natale in Italia!
Il maestoso Castello Maniace fu eretto dagli svevi di Federico II che sulla punta estrema dell’Isola di Ortigia difesero la città. Qualche tempo dopo divenne sede della Camera Reginale, istituita da Ferdinando III D’Aragona, che scelse proprio Siracusa e i suoi territori limitrofi come il più bel dono di nozze destinato alla regina in carica.
Facciate storiche e barocche | L'isola di Ortigia
Protetta naturalmente dal mare che la circonda e ricca di sorgenti d’acqua, l’isola di Ortigia è sempre stata la parte della città prescelta per l’insediamento. In questo luogo, infatti, si possono ancora leggere le tracce di tutte le fasi storiche che si sono susseguite a Siracusa.
La città con il tempo si è impreziosita di incantevoli palazzi, chiese e conventi, espressione di una società in cui il potere, di fatto, era gestito da clero e nobiltà, che faceva a gara per espressione di magnificenza e fasto. Il Barocco, esploso nelle sue forme più briose ed elaborate dopo il disastroso terremoto del 1693, è ciò che oggi la rende unica: festoni, volute, mascheroni e puttini preziosamente scolpiti nella candida pietra siracusana esprimono un brioso e vivace desiderio di rinascita e rinnovamento.
Concediti una passeggiata in Ortigia, cammina col viso volto al cielo per cogliere la bellezza nei dettagli di una mensola, di un balcone o di una chiave di volta decorata. Ortigia ti apparirà come un brulichio di luminose forme elaborate, capaci di emozionarti e sorprenderti a passo.